Durante queste mie vacanze, trascorse per lo più sull’altopiano della Sila ospite di parenti che vivono nella città di Cosenza, ho ri-scoperto come il desiderio di un contatto vivo ed autentico con la natura è sempre insito in me.
Deduco, che questo mio interesse nasca da una reale presa di coscienza della necessità di riconoscermi come parte di un creato molto complesso e non da una semplice esigenza di svago durante una vacanza.
Ho potuto constatare come, purtroppo, esiste un rapporto marcatamente conflittuale tra uomo e natura. Mi riferisco ai gesti, evidentemente dannosi per l’ambiente, come l’intaccare frasi e cuori sulla corteccia degli alberi, appiccare fuochi, gettare rifiuti, molestare gli animali…
Mi chiedo, allora, perché l’uomo non vuole rendersi conto di una regola molto semplice e cioè: non fare agli habitat naturali (Terra o Mare) ed alle loro creature ciò che non vorresti fosse fatto alla tua casa ed a te.
Solo quando l’individuo riuscirà ad istaurare un rapporto armonico con la NATURA, rispettandola ed amandola, potrà definirsi veramente UOMO.
Spero che i calabresi, a cominciare dai giovani, si facciano custodi dell’eccezionale patrimonio che la loro terra ancora può offrire, affinchè gente semplice, come me, possa rifuggire dai luoghi comuni e stupirsi ancora.
Gabriella