00 25/01/2009 18:50
I nostri nonni lo facevano con tecniche primitive
Non esistono in commercio, ma i cacciatori e i tiratori riescono a confezionare cartucce caricate a pallini per colpire bersagli fra i 120 e i 180 metri con un fucile a canna liscia.
I nostri nonni utilizzavano una tecnica primitiva che sconsiglio a tutti perchè molto pericolosa. Loro usavano bossoli di cartone e li sezionavano con un coltellino alla base, poco sopra il cartoncino premi polvere, lasciando solo due lembi di cartone a tenere assemblata la cartuccia. Allo sparo, tutto il bossolo di cartone veniva spinto in canna e lasciava la volata integro, con tutti i pallini al suo interno. Verso i 150 metri, diminuita la velocità, il bossolo-proiettile si girava e liberava i pallini, ancora efficaci per qualche decina di metri. Così riuscivano ad abbattere prede a distanze impensabili. L'unico inconveniente è che non esiste una tecnica scientificamente valida per stabilire con precisione la distanza di apertura della rosata. E' per questo motivo che un tale tipo di cartuccia non si trova in commercio.
Oggi, però, sono in commercio delle borre speciali atte allo scopo e non serve più sezionare i bossoli.
I tiratori partecipano a gare di tiro al "bottiglione" a distanze dai 120 ai 180 metri.