00 19/02/2009 16:20
Secondo la mia esperienza, la volumetria interna dei bossoli dello stesso calibro influisce in modo trascurabile sulla velocità e la precisione, dato che si tratta al massimo di 1 decimo di grano nel cal. 9, 2 decimi nel .40 o .45 ecc. Altro discorso, invece, per i bossoli di carabina, le cui cartucce finite risentono in modo rilevante della differenza di 0,5 grani tra un bossolo e l'altro. Bisogna considerare che la quantità di polvere inserita nel bossolo è sempe la stessa, ciò che cambia è la dimensione della camera di esplosione della carica di lancio. Su grandi dimensioni la differenza si vede, bossoli con una volumetria inferiore provocano pressioni più elevate che possono incidere su velocità e precisione del proiettile.
Ciò che può determinare differenze, nelle cartucce da pistola, è la crimpatura del bossolo. In cartucce da pistola (9, .40, .45) dove non deve essere effettuata una vera e propria crimpatura, ma solo un restringimento del colletto giusto per tenere ferma la palla, il problema non si pone, tranne che sul 7,65 br. che va crimpato davvero. Per le cartucce da revolver, invece, una crimpatura eccessiva provoca un aumento importante delle pressioni con conseguente variazione di velocità e precisione del proiettile e, con le cariche massime, ciò può diventare pericoloso.
Altro elemento importante che influisce sulle pressioni è l'altezza finita della cartuccia. Restando nei margini di altezza minima e massima di una calibro 9, ad esempio, con la stessa dose di polvere la cartuccia più bassa avrà pressioni maggiori, ma si tratta solo di regolare la tacca di mira.
[SM=g7348]
[Modificato da basettun 19/02/2009 16:24]