| | | OFFLINE | Post: 3.386 | Registrato il: 06/01/2009
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22/10/2009 22:43 | |
Grazie Gabri, nemmeno un critico d'arte scriverebbe meglio
Doublem, grazie per le foto , ma dove sono? |
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| | | OFFLINE | Post: 815 | Registrato il: 10/01/2009
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23/10/2009 01:11 | |
Eccole.. Doublem |
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| | | OFFLINE | Post: 815 | Registrato il: 10/01/2009
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23/10/2009 01:14 | |
E ancora.. Doublem |
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| | | OFFLINE | Post: 815 | Registrato il: 10/01/2009
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23/10/2009 01:15 | |
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| | | OFFLINE | Post: 815 | Registrato il: 10/01/2009
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23/10/2009 01:22 | |
e tre..complimenti al mio Amico artista Basettun.. Doublem |
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| | | OFFLINE | Post: 815 | Registrato il: 10/01/2009
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23/10/2009 01:24 | |
COMPLIMENTI.. BRAVISSIMO
dal tuo amico, Doublem |
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| | | OFFLINE | Post: 124 | Registrato il: 27/10/2008
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23/10/2009 10:15 | |
davvero belle
non so' perche' mi sembrano piu reali le foto di dublem |
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| | | OFFLINE | Post: 404 | Registrato il: 09/02/2009
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23/10/2009 17:00 | |
E da parte di tutto il Basettun Clubfantasy....
hip hip urràààà al grande Basettun!!!!
sperando che continui sempre a regalarci momenti magici sia con i suoi dipinti che con i suoi racconti!
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| | | OFFLINE | Post: 416 | Registrato il: 14/08/2009
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24/10/2009 13:08 | |
rosarossa79, 23/10/2009 10.15:
davvero belle
non so' perche' mi sembrano piu reali le foto di dublem
Non capisco l’annotazione di Rosarossa, riferita ad un presunto minor grado di realtà delle foto da me scattate rispetto a quelle di Doublem. Ho tentato semplicemente di privilegiare i primi piani delle opere, effettuando degli scatti in condizioni poco idonee, come qualunque intenditore di fotografia comprende bene. Ovviamente la resa cromatica (anche a causa dell’illuminazione tramite lampeggiatore elettronico) è ben poco fedele, e vi sono evidenti deformazioni prospettiche; entrambi i difetti erano ineliminabili, a causa delle caratteristiche del locale che ospitava la mostra. Ho solo desiderato offrire a coloro che hanno perso l’occasione di visitare la mostra (come forse Rosarossa) la possibilità di farsi almeno un’idea dell’arte di Paolo. Del resto, la stessa Rosarossa non sa spiegarci perché mai avverta questa sua personale sensazione di irrealtà. L’unica mia preoccupazione, comunque, è quella di non aver fatto troppo torto alle opere di Paolo con delle fotografie che, comunque, restano di livello amatoriale, né hanno l’ambizione di essere qualcosa di più di un tributo appassionato alla bella retrospettiva del nostro amico artista.
Gabriella
[Modificato da basettun 29/10/2009 12:03] |
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| | | OFFLINE | Post: 416 | Registrato il: 14/08/2009
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25/10/2009 22:23 | |
Ciao Basettun, io non mi accapiglio con nessuno tanto meno mantengo rapporti personali con gli iscritti, perciò non ho intenzione di scrivere mail private.
Ho voluto puntualizzare un mio pensiero con Rosarossa e per quanto mi riguarda l'argomento è chiuso.
Grazie, comunque, per il tuo consiglio.
Un abbraccio, Gabri. |
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| | | OFFLINE | Post: 81 | Registrato il: 23/09/2009
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25/10/2009 22:28 | |
Complimenti per la tua mostra Basettun
ei ragazze se c'è da menare le mani io sono pronta |
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| | | OFFLINE | Post: 416 | Registrato il: 14/08/2009
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25/10/2009 23:25 | |
Grazie Laura, ma Basettun non porge l'altra guancia nemmeno alle donne, e povere noi!
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| | | OFFLINE | Post: 124 | Registrato il: 27/10/2008
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27/10/2009 17:43 | |
dai basettun ti pare che mi metto a litigare per questo?
mi sembravano foto non prese dalla mostra
quelle di doublem si visto che c'erano persone
tutto qui...
alla prossima mostra |
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| | | OFFLINE | Post: 3.386 | Registrato il: 06/01/2009
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27/10/2009 22:33 | |
Basterebbe guardare le catenelle e confrontarle con le foto dove ci sono persone, tutti i particolari sono uguali ed è elementare dedurne che le foto di Gabri sono foto della mostra.
Solo i RIS non se ne accorgerebbero |
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| | | OFFLINE | Post: 124 | Registrato il: 27/10/2008
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28/10/2009 09:31 | |
sono dei ris infatti |
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| | | OFFLINE | | Post: 12 | Registrato il: 23/09/2009
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29/10/2009 18:36 | |
devo fare una premessa io la mostra l'ho visitata ma mi sono vergognata a presentarmi a basettun, detto questo, e che sono scema me lo dico da sola,devo fargli i complimenti perche i suoi quadri sono bellissimi uno in particolare mi ha colpito quello con i cielo stellato e vorrei avere una piccola spiegazione. grazie |
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| | | OFFLINE | Post: 3.386 | Registrato il: 06/01/2009
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30/10/2009 21:28 | |
Dimmi Sara, cosa vuoi sapere? |
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| | | OFFLINE | | Post: 12 | Registrato il: 23/09/2009
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31/10/2009 08:55 | |
ti dico quello che ho provato guardandolo, io guardando quel cielo stellato in mezzo al buio del bosco ho visto la luce e la pace che uno prova uscendo da un periodo difficile. dimmi cosa volevi rappresentare tu.grazie |
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| | | OFFLINE | Post: 3.386 | Registrato il: 06/01/2009
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31/10/2009 21:56 | |
E' il cielo stellato all'alba, che si può vedere solo in montagna senza la contaminazione delle luci artificiali, quando il paesaggio è ancora buio e non vi distingui le forme nè i colori mentre se alzi gli occhi scopri la volta di un turchino sereno che ti accenna il futuro luminoso di quel giorno appena sbocciato.
Non può dirti se sarà buono o cattivo ma è come la copertina di un libro che vorrai sfogliare, ammaliante.
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| | | OFFLINE | Post: 416 | Registrato il: 14/08/2009
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31/10/2009 23:08 | |
Cara sara sole, anch’io sono rimasta molto colpita ed affascinata da quest’opera di Paolo; naturalmente non sono un artista né un critico d’arte, e non pretendo di poterti spiegare qualcosa, ma certamente posso condividere con te le impressioni e le sensazioni che questo quadro mi ha dato.
Innanzitutto si tratta di un dipinto di grandi dimensioni, fatto questo non trascurabile perché in tal modo esso invita lo spettatore ad immergersi in esso; e quando ciò avviene, chi si trova lì davanti comprende che si tratta di un omaggio al paesaggio, un tributo ai colori della natura calabrese, che in Paolo rappresenta una vera e propria topica.
Il quadro riprende il tema del frammento, tanto caro a Paolo; spesso nei suoi quadri infatti l’ambiente naturale viene spezzato e suddiviso in segmenti cristallini, caratterizzati dall’incontro di linee geometriche spesso taglienti. Qui però il nostro artista ha preferito l’accostamento di linee morbide, sinuose, che sembra secondo me ricordare la linea dolce dei profili collinari. Ciò avviene in particolare nella metà inferiore del dipinto, mentre nell’altra i frammenti pittorici si incontrano con linee indubbiamente più taglienti. I frammenti, dall’alto, rievocano forse vari aspetti del paesaggio: sulla destra, quasi un paesino di montagna, spolverato dalla prima neve; in due angoli diametralmente opposti (in alto a sinistra e in basso a destra), invece, c’è una fitta rete di linee dolcemente sinuose, quasi rami e radici di un boschetto umido e buio d’autunno; al centro, come si diceva, il tema delle colline, frammentato in più aspetti: sembra quasi di percepire l’erba, i cespugli, la nuda roccia, tutti momenti diversi della natura collinare calabrese.
Lo spettatore, a questo punto, si accorge di un altro punto importante: in quest’opera Paolo rinuncia ai rossi, ai gialli vivaci, agli ocra ed agli arancioni, da lui prediletti in quanto maestro della luce e del colore e si rifugia in toni cupi, cavernosi, bui. Con una eccezione evidente: il rettangolo del cielo notturno, che si apre luminoso e profondo di un blu quasi mistico, e che crea un evidente conflitto con i tono oscuri del resto del quadro. A me sembra quasi l’apertura di una finestra su un cielo cristallino d’inverno, in una stanza buia. È lo stupore commosso dell’artista che per un attimo cessa di guardare il paesaggio terreno ed alza gli occhi verso un cielo straordinariamente stellato e luminoso, come spesso in autunno e d’inverno capita nella natura calabrese. Ecco che cosa vedo io in questa bella opera: la celebrazione appassionata di una natura inconsueta, quella degli autunni e degli inverni calabresi, che presenta caratteristiche ben diverse da quella di stagioni più vive e luminose ma non per questo è priva di un fascino arcano e profondo.
Gabriella
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